PAPA BENEDETTO XVI DONA UN SUO LIBRO
AL PRESIDENTE DEL CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI GIOACHIMITI
COME “SEGNO DI GRATITUDINE”.
Papa Benedetto XVI ha donato un suo importante libro con un capitolo su Gioacchino da Fiore al presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti ed ha scritto di suo pugno la dedica: “Per Pres. Giuseppe Riccardo Succurro, un segno di gratitudine. Benedetto XVI. 10. X. 22”. Il Centro Studi aveva spedito nelle settimane scorse, per come aveva chiesto in una lettera il Papa, una decina di opere di Gioacchino da Fiore. Sono state inviate anche alcune pubblicazioni del presidente (Le apparizioni della Madonna ad Isabella Pizzi – La mistica di Fiore, L’ Abbazia Florense, Il libro delle figure di Gioacchino raccontato ai suoi fiori) e le immagini del Liber Figurarum colorate dai bambini delle nostre scuole. Con questo gradito omaggio, il Papa ha voluto esprimere l’apprezzamento per il dono dei libri. Il volume omaggiato al presidente del Centro Studi è un importante lavoro: la tesi per l’abilitazione alla libera docenza nella Facoltà di Teologia di Monaco di Baviera nel 1957 (Joseph Ratzinger, San Bonaventura – La teologia della storia, Libreria Editrice Vaticana). In questo libro è contenuto un capitolo dedicato all’Abate calabrese, “La nuova coscienza del tempo della fine in Gioacchino da Fiore”, nel quale Ratzinger approfondisce il confronto tra la concezione della teologia della storia di San Bonaventura da Bagnoregio e quella di Gioacchino da Fiore e studia l’influsso di Gioacchino su Bonaventura; ricerca che è stata fatta per la prima volta, da parte di uno studioso cattolico, con metodo scientifico e scevro da pregiudizi. “L’ omaggio del libro con la dedica autografa – ha dichiarato il presidente Succurro – è stata una bellissima sorpresa e ha suscitato una fortissima emozione. Dopo la lettera dell’agosto scorso, è un ulteriore straordinario gesto di attenzione del Papa Emerito verso il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, punto di riferimento per chi nel mondo si occupa di Gioacchino da Fiore”.