Quello che sta accadendo in vista del congresso nazionale che dovrà procedere all’elezione del nuovo segretario del Partito Democratico é la prova dello sconforto politico che c’é in Italia, dove manca una volontà di poter tornare a fare politica attiva, in nome di una ideologia che in passato aveva formato la maggior parte della classe politica italiana. Riportiamo quì appresso una lettera inviataci dall’ex sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, per cinque anni sindaco del Pd di San Giovanni in Fiore e prima ancora dirigente Cisl (segretario provinciale) il quale non riesce a capire se é iscritto oppure no nel partito nel quale ha fatto segretario del circolo cittadino prima di arrivare all’elezione a sindaco della sua città. Qualcuno sostiene che il Pd, in questo momento é il partito della (R) resistenza, con la r minuscola, ovviamente, perché continua a sostare su un binario morto. Ecco quì di seguito questa storia, sotto molto aspetti allucinante: “Sono venuto a conoscenza che la Commissione per il congresso ha chiesto alla Commissione di Garanzia del Pd di valutare, se autorizzare o opporre diniego alla mia iscrizione al Pd oltre a quella di Mario Oliverio e di Marco Palopoli, di Corigliano Rossano. – scrive Belcastro – A conferma di ciò si è fatta circolare sulla rete una richiesta scritta a firma “Commissione provinciale congressuale della Federazione di Cosenza” nella quale è testualmente scritto che il sottoscritto “Giuseppe Belcastro nel mese di novembre 2022 ha espresso al segretario provinciale il desiderio di partecipare alle attività di circolo di San Giovanni in Fiore”. A parte il fatto che non vi è alcuna attività di circolo a San Giovanni in Fiore da circa 3 anni e che non ci sarebbe niente di strano nell’avanzare una simile richiesta al segretario di Federazione, sono costretto a precisare che i fatti si sono svolti proprio al contrario di quanto viene riportato nel documento richiamato. In verità è stato il segretario provinciale Vittorio Pecoraro, nel mese di novembre scorso, a chiamarmi per sollecitare la mia iscrizione al Pd. Cosa che ho apprezzato e che è stata oggetto di messaggi tra noi, oltre a colloqui telefonici. Una interlocuzione che è continuata anche dopo la mia iscrizione al Pd nel corso della quale Pecoraro mi invitava a valutare un mio impegno a sostegno del candidato alla segreteria nazionale da lui sostenuto. A conferma di ciò vi sono i messaggi che hanno contribuito ad arricchire il mio archivio telefonico e che mi vedo costretto a rendere pubblici. È davvero incredibile che a distanza di tre mesi, alla vigilia del congresso, si ravvisi la necessità di valutare la mia cancellazione dall’anagrafe degli iscritti. Quali sono i fatti nuovi e gravi intercorsi da novembre ad oggi, sulla base dei quali si perviene a questa valutazione? E ancora: il congresso a cui ci accingiamo non è forse un congresso costituente al quale sono chiamati soggetti diversi, a partire da quanti in questi anni hanno assunto strade diverse dal Pd come ad esempio i compagni di Art. 1 ed altre associazioni e personalità singole, per tentare di dare vita all’opera di ricomposizione del campo della sinistra e delle forze democratiche e di progresso anche al fine di creare le condizioni di un’alternativa a questa destra al governo del Paese? Come mai in Calabria si procede nella direzione opposta? È forse per contrastare l’annunciato rientro nel nuovo Pd dell’ex Presidente della Regione, Mario Oliverio, sollecitato da Gianni Cuperlo? Si è forse preoccupati, tanto da impedire l’iscrizione di chi come me ha operato scelte nette a suo sostegno per evitare i disastri politici che poi si sono determinati in Calabria in questi anni? Disastri evidenti sotto gli occhi di tutti. È grave quanto si sta verificando in Calabria ad opera di un ristretto gruppo dirigente, evidentemente preoccupato solo della propria autoconservazione. Dopo anni di commissariamento ci auguravamo tutti che si potesse aprire una stagione di ricostruzione. Bisogna purtroppo constatare che si è in piena continuità con la stagione commissariale a distanza di oltre un anno dalla celebrazione del congresso per la elezione del segretario regionale del Pd, Nicola Irto e dei congressi provinciali”. Ai nostri lettori le considerazioni di merito.