IL PRESIDENTE OLIVERIO INCONTRA LA FORCINITI

Rosalba Forciniti, la bella e biondissima “ragazza di Calabria”, nativa di Longobucco, che nei giorni scorsi, prima donna calabrese di tutti i tempi, si è messa al collo una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012 nella categoria 52 Kg di judo, superando alle bandierine la lussemburghese Marie Muller, lunedì prossimo 6 agosto 2012, alle ore 11, sarà ricevuta ufficialmente e con tutti gli onori nel Salone degli Specchi dell’Ente dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e dal suo vice Mimmo Bevacqua, che è anche amico e compaesano della fortissima atleta. “Rosalba Forciniti –aveva dichiarato Oliverio immediatamente dopo aver seguito con trepidazione l’incontro in tv- incarna la forza, la volontà e il carattere delle donne calabresi. A lei rivolgo, a nome di tutti i cosentini e di tutti i calabresi, un ringraziamento profondo per aver mostrato al mondo intero il vero volto della Calabria che è quello di una regione positiva, “virtuosa” e tenace, sempre pronta a dare generosamente il proprio contributo per affermare il prestigio e il valore dell’Italia”. Ad Oliverio aveva fatto eco Bevacqua, rincarando la dose: “Su quel podio sono saliti con lei anche tutti i cosentini. Sul podio è salito anche l’orgoglio di tutte le donne calabresi, che, malgrado difficoltà e sofferenze, combattono e vincono. La vittoria di Rosalba è soprattutto una vittoria delle donne italiane, delle nostre donne. È un segno di speranza e fiducia per le giovani generazioni. Alla fine di un percorso difficile e tortuoso c’è sempre il giusto riconoscimento. Mai arrendersi, mai disperare”. Nell’incontro in Provincia la ventiseienne judoka cosentina sarà accompagnata dalla mamma Pina e da papà Domenico a cui Rosalba ha dedicato pubblicamente la vittoria e la medaglia urlando: “’I love you papi”. “Dedico questo bronzo a mio padre Domenico – commentò poi, a caldo- Lui sa perché. Ed è a lui che lo regalerò”. Per aggiungere immediatamente dopo: “Non so se questa medaglia mi cambierà la vita, ma questa potrebbe essere la mia prima e ultima Olimpiade. Lo avevo già detto alla vigilia, mi piacerebbe fare altro e vorrei provare a fare carriera con i Carabinieri”. Vice campionessa europea senior e bronzo agli Europei Under 23; medaglia d’argento al prestigioso Grande Slam di Rio de Janeiro, dove è tornata a distanza di un mese per i Giochi Mondiali Militari. Campionessa europea nel 2010. Un carabiniere cresciuta a pane e judo. Una storia come tante la sua. Studi superiori all’istituto di scienze moda e costume, con un pullman da prendere ogni mattina, Rosalba ha seguito quella che da sempre è stata la sua passione frequentando la palestra del maestro Mario Mangiarano che per lei è stato un grande maestro di sport e di vita.Probabilmente tutto il senso di cosa voglia dire per una ragazza calabrese dedicarsi con costanza e caparbietà ad uno sport ritenuto da sempre “per maschi” come il judo era contenuto nella maglietta mostrata dalla judoka subito dopo la vittoria su cui era scritto, naturalmente in perfetto inglese: “Le brave ragazze vanno in paradiso, quelle cattive vanno… a Londra”.

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